America Mystica is a collection of four live recordings, made under varied circumstances, ranging from the quiet and comfortable setting of the WFMU free form radio recording studio, to the live theatre environment at the cube cinema in Bristol, England, where the group was recorded in concert performance. The line-up includes Montreal musicians Fluffy Erskine and David Bryant, as well as long time JOMF members T. Greenwood and Brooke Crouser. Also appearing on these recordings are Jeff Mooridian, Adam Forkner, Honey Owens, Jessie Carrot, Theo Angell, Samara Lubelski, Josh Stevenson, Genevieve Delinger, Alexander Tucker and Andy Cvar, with live sound by Craig Bowen. The four compositions contained here, issued for the first time ever by Very Friendly, are all quite long, even by JOMF standards, the shortest piece being over 19 minutes long. Listening to this work requires some patience, but is richly rewarding, as each piece unfolds and delivers its content in a way completely unique, and timeless, raw blues, layered drones, and hypnotic percussion combine with pulsing micro-tones, turntable live/samples, bells, whispers, and jive talk, to create a poetic, trance-psych classic

alla New Weird America all’America Mystica, il percorso dei Jackie-O Motherfucker lungo le strade ferrate e le miglia e miglia che separano un concerto da un altro, in una lunga on the road psichedelica. Questo doppio album altro non è che il personale Ummagumma della compagine di Portland. Quattro lunghe composizioni in presa diretta e registrate in ambienti e situazioni diversissimi l’uno dall’altro, cha vanno dalla radio WMFU del New Jersey al cinema Cube di Bristol, passando per l’Instant Chavire di Parigi a non meglio precisati luoghi di Minneapolis. Anche l’assetto del gruppo cambia a seconda delle tracce, confermando attorno al deus-ex-machina, Tom Greenwood, menti e spiriti affini come Honey Owens (Valet), Alexander Tucker e Samara Lubelski. Quello che resta identico come sempre è il lungo sballo lisergico, il magmatico colare di suoni diluiti verso l’eternità. In questo i Jackie-O sono pressoché ineguagliabili. Va da sé che queste quattro lunghissime tracce (tempo medio: 20 minuti) richiedano molta dedizione e una buona propensione a lasciarsi andare, ma se si è disposti a giocare al loro gioco si viene ampiamente ripagati. All’interno del booklet viene riportato il poemetto America Mystica di Eugene Jolas, che dà il titolo al disco. (7.0/10) SentireAscoltare